Valsamoggia, con un estensione di 178,1 km2, racchiude al suo interno tanti meravigliosi borghi, disposti in tre località differenti. Bazzano, Monteveglio e Castello di Serravalle.

La Rocca dei Bentivoglio, situata a Bazzano, ha origini incerte, ma è sicuro che la sua costruzione risale a prima dell’anno Mille. In precedenza fu luogo caro a Matilde di Canossa, la quale la ricevette in dono dal padre a soli nove anni.
L’aspetto attuale del fortilizio risale all’epoca rinascimentale, quando Giovanni II Bentivoglio lo trasformò in Dimora signorile destinata alle vacanze in campagna. Ereditandola durante la metà del Quattrocento.
Questa maestosa Rocca si trova in cima alla collina che domina l’intero borgo. Ancora oggi sono presenti in parte le mura difensive merlate su cui spicca una torre d’avvistamento con un grande orologio. La facciata della Rocca è conservata allo stato grezzo. Al di sopra del portone d’ingresso compaiono gli incassi verticali per il ponte levatoio; la Rocca era, infatti, dotata di un fossato, probabilmente privo d’acqua, di cui non rimane traccia nella parte antistante alla Rocca.
Oltrepassando le mura ci si ritrova in un cortile molto ampio, sulla cui destra si nota una Chiesa e sullo sfondo finale il Castello. All’interno di questo sono conservate le pitture parietali delle sale, la maggiore fra tutte è la Sala dei Giganti, ma si incontrano anche tante altre sale, come Sala del Camino.
Il Castello è oggi visitabile con l’ausilio di un audio guida, può essere visitata i seguiti giorni: martedì e giovedì, in mattinata, dalle 9:30 alle 12:30. Mentre nel fine settimana l’orario è dalle ore 10:00 alle ore 18:00 con ultimo ingresso alle ore 17:30, sia per il giorno di sabato sia per la domenica. La prenotazione è obbligatoria e le informazioni sono reperibili sul sito internet della Fondazione Rocca dei Bentivoglio,
Per raggiungerla le modalità sono svariate. Arrivando in auto, ai piedi della collina si trova un parcheggio dove si può lasciare l’auto, situato proprio di fronte al Comune. Arrivando in autobus (con linee 94 e 671 da Bologna) la distanza da percorrere a piedi è di 10 minuti. Mentre arrivando in treno vi aspetta una camminata di circa 15 minuti durante la quale attraverserete le vie centrali di Bazzano c.

Spostandosi verso Monteveglio, altra frazione della Valsamoggia, si potrà incontrare l’Antica Abbazia di Monteveglio, un antico borgo medievale fondato da Matilde di Canossa nel XI secolo.
La chiesa matildica, fondata nel 1092, è dedicata a Santa Maria Assunta. Appena eretto, il monastero fu assegnato ai Canonici regolari di San Frediano di Lucca. L’arrivo a Monteveglio dei canonici avvenne in data compresa fra il 1092 e il 1100.
Nel 1455, i Canonici di S. Frediano furono sostituiti dai Canonici regolari lateranensi. Pochi anni fa l’abbazia fu, per breve tempo, abitata dalla comunità di Don Giuseppe Dossetti. Ora è sede della Comunità dei Fratelli di San Francesco.
Per accedere a questo meraviglioso Borgo si attraversa una porta ad arco. Sulla destra, subito dopo l’ingresso, si trova la torre trecentesca. Alla sinistra del portale d’ingresso si scorge invece la torre campanaria, di aspetto seicentesco.
Successivamente si incontra l’oratorio dei santi Rocco e Sebastiano, piccolo edificio religioso eretto dagli abitanti durante l’epidemia di peste del 1631 e restaurato alla fine dell’Ottocento.
Per passare una giornata all’insegna della storia è possibile mangiare all’interno del borgo o in altri ristoranti limitrofi.
Il borgo è visitabile durante tutta la settimana mentre il chiostro interno solamente la domenica e i giorni festivi dalle 15:00 alle 17:00. La chiesa è aperta tutti i giorni dalle 6.30 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.30.
Andando alla scoperta di questi luoghi storici di grande bellezza e interesse; possiamo recarci nelle colline di Valsamoggia, più precisamente a Castello di Serravalle.

Il borgo fortificato di Castello di Serravalle ha origini antiche e ancora oggi mantiene intatto tutto il suo fascino medievale. Formatosi a difesa dell’esarcato di Ravenna contro le invasioni barbariche e raso al suolo dai Longobardi nel VIII secolo per la sua posizione strategico-militare, il borgo fu ricostruito nel Medioevo sulle fondamenta romane.
Nell’Ottocento diede asilo a Carlo Magno, diretto a Roma. Fino al 1109 feudo di Matilde di Canossa, fu poi aspramente conteso tra la ghibellina Modena e la guelfa Bologna. La disputa culminò nella battaglia di Zappolino, che vide i Bolognesi sconfitti con oltre tremila morti e altrettanti prigionieri.
Dell’antica fortificazione che dà il nome al paese si possono ancora ammirare l’ingresso medievale e la torre del 1523, mentre il palazzo signorile, interamente costruito in cotto a ridosso della torre, è di forme settecentesche. Il castello, adattato a dimora gentilizia intorno al ‘500, fu di proprietà della nobile famiglia dei Boccadiferro fino alla fine dell’Ottocento.
Nel cuore del borgo, il duecentesco palazzo comunale fu sede della magistratura del Capitano della Montagna occidentale. Oggi si compone di una torre campanaria cinquecentesca e di una bella loggia da cui si accede all’Ecomuseo della Collina e del Vino.
Non è possibile accedere e visitare il Castello al suo interno, poiché rappresenta una proprietà privata, rimane pertanto da visitare il borgo incantato che rappresenta una delle bellezze del territorio della Valsamoggia. All’interno del borgo è presente un parcheggio e per chi lo desidera anche un punto di ristorazione, nelle vicinanze sono presenti cantine, trattorie e numerosi ristoranti.
Nei dintorni, a soli 2 Km dal castello, vale una sosta la chiesa di Sant’Apollinare, con affreschi del Guardassoni e del Samoggia, che sorge al centro di un’incantevole piana circondata dai vigneti, da sempre elemento caratterizzante il territorio della vallata. Meta di escursioni a piedi o in mountain bike è la via della Piccola Cassia, antica via romana che congiunge Nonantola a Pistoia.