Gli ultimi concerti sono in programmazione il 3 e l’11 settembre
Un’altra estate di musica è passata, con un pieno di emozioni non indifferenti. Mi tornano alla mente alcune delle esibizioni più magiche fra cui il talento enorme di André Gallo nel meraviglioso salone delle feste del castello del Borgo di Serravalle, la simpatia e l’estro di Samuele Telari, la gentilezza e la delicatezza del clavicembalo di Alessandra Artifoni, fino all’intensa esecuzione all’alba di Luca Giardini e Massimiliano Toni. Senza dimenticare tutte le esibizioni delle orchestre, dai nostri giovani e solisti dell’Orchestra dei Castelli passando per l’Orchestra Senzaspine. Abbiamo assaggiato anche l’unione tra più arti, fra cui la danza di DNA Dance Company e il tocco grafico di Roberto Baldazzini. Non posso citare tutti e tutte, ma ognuno a suo modo ha portato sul palco la sua intensità ed espressività artistica donandoci un momento intimo e appassionato di musica.

Chiuderanno la rassegna due spettacoli a settembre a modo loro unici e particolari.
Il 3 settembre, nella affascinante Badia del Lavino ascolteremo il nuovo lavoro del Coro Farthan che attraverso voci, canti e strumenti del Sud Italia e del Sud del Mondo faranno rivivere le mansioni, i ruoli sociali e gli stereotipi di genere spesso attribuiti alle donne andando a mostrare un certo pensiero magico ancora presente nella tradizione orale del mezzogiorno: amanti disperate o streghe, costrette a matrimoni per procura o uniche depositarie di riti scaramantici tutti al femminile per guarire da fascinazione, incantesimi d’amore o malefici morsi di ragni.
Chiuderemo in bellezza nella Piazza Garibaldi di Bazzano l’11 Settembre con il magnifico lavoro del Teatro dei Venti: Pentesilea, un atto unico per due trampolieri e due esseri che stanno a metà tra umano e animale. Il racconto di uno scontro tra guerrieri che arrivano a desiderare la morte dell’altro per il troppo
amore. Il gioco scenico si snoda attraverso un contrappunto continuo di azioni dinamiche e suoni ritmati da due grossi tamburi medievali suonati dal vivo, a scandire il tempo ed il galoppo, degli assalti e delle fughe, abbandoni e furori che si susseguono impetuosi fino a lasciare il posto al grande silenzio finale.

Ciò che mi preme sottolineare è che migliaia di persone hanno avuto modo non solo di ascoltare gratuitamente o ad un prezzo accessibile alcuni dei migliori talenti musicali in circolazione, ma hanno
potuto anche visitare palazzi storici e scorci inediti di tutto il distretto Reno, Lavino, Samoggia.
È sempre stato questo, a maggior ragione dopo gli anni di pandemia, l’intento della nostra rassegna: portare la musica e tutte le arti a vivere insieme alle persone, dal vivo, per sentirsi ancora a casa.
Enrico Bernardi
Direttore Artistico Corti, Chiese e Cortili