Il momento del Foliage è, da sempre, un momento di estrema felicità per l’arrivo dell’autunno. Le atmosfere che si creano sono uniche come i colori che si riscoprono dopo una lunga estate.
E come può questo regalo della natura mancare in Valsamoggia?
Insieme alla tua famiglia, con amici o semplicemente con te stesso, riscopri la pace e l’armonia che dona questa stagione.
Parti alla scoperta di meravigliosi foliage iniziando da Monteveglio. Qui potrai trovare varie zone dove ammirare questo fenomeno. Primo tra tutti il sentiero che dal centro del paese si dirige verso l’antica Abbazia di Monteveglio. Ti aspetterà un paesaggio gradevole e variegato, nel quale vigneti e frutteti si alternano a ripidi versanti boschivi. Sempre a Monteveglio, ti consigliamo anche il Collle della Cucherla. Si tratta di un sentiero ad anello, di difficoltà escursionistica, che fronteggia la rocca. La parte più alta di questo colle è rivestita da un boschetto ceduo di roverella e orniello. Mentre sul versante meridionale vegetano esemplari di fico, mandorlo e olivo.
Se cerchi luoghi davvero suggestivi, allora ti consigliamo i Calanchi dell’Africa accompagnati dal Rio Ramato. Anch’esso è un percorso ad anello. Lungo le rive, tra noccioli e sambuchi, spiccano il carpino bianco e piante erbacee legate agli ambienti umidi e freschi come il bucaneve. A circa metà del corso del rio, si affronta una decisa scalinata che porta l’itinerario fuori dalla vallecola nei pressi dello stagno didattico e dei vecchi coltivi ora mantenuti a prateria.
Potrai continuare con le colline di Castello di Serravalle, dove, una delle caratteristiche è rappresentata dai calanchi. Il panorama delle aree calanchive trova il suo fascino nell’alternanza e nel contrasto tra le aride creste argillose, gli stagni ed il fresco dei boschi. Particolarmente interessante la guglia isolata detta “Sasso della poiana”, che domina la conca dei calanchi, che deve la sua forma alla maggiore resistenza all’erosione delle rocce più superficiali, maggiormente compatte.
Non potrai perderti Savigno, la terra dei tartufi. È situato in una conca circondata da una cornice di territori che arrivano fino a 800 m.s.l.m. con terreni seminativi e pascoli, boschi, alberi da frutta, che hanno una buona influenza sul clima’ togliendo in parte l’umidità dai venti che scendono a valle. Oggi, gran parte del territorio è ricoperto da ginepri, ginestre, querce, faggi e castagni. Pertnato, sarà possibile fermarsi a fotografare il paesaggio ricoperto di foglie in quasi tutto Savigno.
Anche Oliveto, ha un ruolo importante in questo ambito, è infatti posto in posizione panoramica con ampie vedute sulla vallata del Samoggia. Come potrai comprendere dal nome, questa collina che era di Monte Oliveto traeva origine dalla vegetazione caratteristica del luogo, allora formata da migliaia di olivi.
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