STORIA E TERRITORIO
Le prime notizie relative all’odierno territorio di Castello di Serravalle sono legate alla chiesa di Sant’Apollinare di Stagnano o di Vallata, ricordata dall’822, periodo nel quale la zona gravitava intorno a Modena. La chiesa fu a lungo disputata fra le due diocesi finché pervenne definitivamente a quella bolognese.
Nel 1204 Sant’Apollinare di Vallata costituiva comunità autonoma con Serla, Parviliano e Monte Alogno. L’abitato di Castello di Serravalle venne invece fondato dai Bolognesi nel 1227, sul confine con Modena, dichiarando nel toponimo la sua natura difensiva ed incorporando Sant’Apollinare di Stagnano.
Il territorio, oggi Città del vino, si estende sul territorio di sette antiche parrocchie: San Pietro di Serravalle, Sant’Apollinare, Fagnano, Ponzano, Tiola, Maiola e Zappolino. Insediamenti più recenti sono Bersagliera, Mercatello, Rio Ca’ dei Fabbri e Castelletto.
Alcuni toponimi, di probabile origine prediale romana (Fagnano da fundus Fannianus, Ponzano da fundus Pontianus) indicano una frequentazione antica della zona. Nel medioevo ebbero vasti possessi nel territorio le abbazie di Nonantola e di Monteveglio.
Zappolino, Serravalle, Tiola e Cuzzano ebbero forti rocche e si resero protagonisti di vicende sanguinose. In particolare Zappolino fu il luogo ove il 15 novembre 1325 si scontrarono Bolognesi con Modenesi, Mantovani e Cremonesi guidati da Rinaldo Bonaccolsi signore di Mantova, detto “il Passerino”. La battaglia si svolse ai prati di Soletto e Parviano (oggi Bersagliera) e vide soccombere l’esercito bolognese, con più di 3.000 caduti.
Il territorio fu luogo tra XIV e XV secolo delle scorrerie di Mazzarello da Cuzzano e di altri ribaldi, quali Alberto e Zollo da Serravalle. Nel ‘500 si confermano le signorie, istituite con investiture pontificie, dei Boccadiferro, dei Ludovisi e dei Gozzadini. In epoca napoleonica, nel 1810, i quattro Comuni di Serravalle, Tiola, Ponzano e Zappolino si riunirono dando vita al Comune di Serravalle. Nello stesso periodo la sede comunale venne portata a Castelletto. La denominazione “Serravalle” venne mutata in “Castello di Serravalle” con decreto reale in data 4 dicembre 1862.
Vale una sosta la chiesa di Sant’Apollinare, con affreschi del Guardassoni e del Samoggia, che sorge al centro di un’incantevole piana circondata dai vigneti, da sempre elemento caratterizzante il territorio della vallata.
Meta di escursioni a piedi o in mountain bike sono i calanchi nell’area compresa tra Castelletto, Bersagliera, Maiola e Tiola. Da non perdere l’itinerario delle case-torri, nuclei rurali in sasso caratterizzati dall’elemento architettonico della torre, il cui ruolo si è nel tempo convertito da funzioni difensive a produttive (colombaia). Si segnalano per la loro storia e bellezza le Case Rosse (XV e XVI sec.) e le Case Bertù (XVI sec.) a Zappolino, Casa Moretti (XVI sec.) a Ponzano e i borghi di Gavazzano, Tintoria e Cuzzano, lungo la Via Valle del Samoggia.