Secondo memorie esistenti nell’archivio arcivescovile, si sa che nel 1378 in questo territorio c’erano due chiese dipendenti da San Giorgio di Samoggia (nei pressi di Savigno), una era San Prospero, l’altra Santo Stefano: “Le quali due parrocchie si trovano unite in una nell’anno 1400, colla residenza del parroco di San Prospero, nominandosi la parrocchia con entrambi i titolari fin verso il cadere del secolo XVII, trovandosi quindi innanzi appellata san Prospero.”*
La chiesa subì diverse distruzioni: una nel 1335 e un’altra nel 1681, è del XVII secolo il suo intero rifacimento, anche se durante l’ultima guerra l’edificio fu nuovamente danneggiato.

All’interno si trova un’interessante cappella maggiore e due laterali. Nella maggiore l’altare è dedicato al vescovo S. Prospero, il quale viene rappresentato assieme a S. Stefano in un buon dipinto, sopra ad esso, in una lunetta, è riprodotta la Discesa dello Spirito Santo; le cappelle laterali sono dedicate alla B.V. del Rosario e a San Giuseppe.
*i testi sono tratti da “Le Chiese parrocchiali della diocesi di Bologna. Ritratte e descritte.”Bologna Litografia di Enrico Corty. Tipografia di San Tommaso d’Aquino 1847. (Ristampa anastatica di Arnaldo Forni Editore. San Giovanni in Persiceto – BO- 1997)