“Questa chiesa fu per molto tempo unita alla Pieve di S. Giorgio in Samoggia, come ne fa fede il campione autentico di tutte le chiese della città e diocesi di Bologna compilato nel 1378 presso l’archivio della Mensa Arcivescovile. Da altre ulteriori notizie appare che tale unione rimanesse ferma fino al 22 Maggio del 1443”.*
La chiesa ha tre altari a volta. Il maggiore è dedicato all’Assunzione di Maria Vergine, titolare della Parrocchia, e i minori a S. Giovanni Evangelista e alla Beata Vergine del Rosario. In quest’ultimo venne, il 20 maggio 1698, istituita la relativa compagnia.

Documenti attestano che dopo la metà del XVIII secolo la chiesa risultava molto danneggiata ma, grazie alla generosità dei parrocchiani, si iniziò un restauro che durò dal 1770 al 1795 e che arricchì la chiesa con decorazioni e preziosi ornamenti.
Nel 1870 la chiesa fu nuovamente restaurata e affrescata dal Baldi. Il quadro dell’altare maggiore, che ritrae Santa Maria, è un elegante pittura ad olio di Maria Crescimbeni, scolara del Calvi. Il campanile è del 1900.
*i testi sono tratti da “Le Chiese parrocchiali della diocesi di Bologna. Ritratte e descritte.”Bologna Litografia di Enrico Corty. Tipografia di San Tommaso d’Aquino 1847. (Ristampa anastatica di Arnaldo Forni Editore. San Giovanni in Persiceto – BO-1997)
